L’aumento delle biciclette elettriche guidate illegalmente ha raggiunto livelli preoccupanti, sollevando seri dubbi sulla sicurezza pubblica. Secondo le statistiche della polizia, ottenute dal quotidiano “The Telegraph”, il numero di e-bike modificate sequestrate è raddoppiato rispetto all’anno precedente. Nel 2023, sono state confiscate 260 bici elettriche da 15 corpi di polizia, rispetto alle 130 del 2022 e alle soltanto 61 del 2021.
Tuttavia, queste cifre potrebbero non rappresentare appieno l’entità del problema, poiché molte forze di polizia non raccolgono dati specifici su questi sequestri. Di conseguenza, il numero effettivo di e-bike modificate per superare i limiti di velocità, circolanti sui marciapiedi o utilizzate in attività criminali è probabilmente molto più alto.
Uno dei principali ostacoli per affrontare questo problema è la classificazione delle e-bike. Nonostante la possibilità di percorrerle sulle piste ciclabili senza richiedere un’assicurazione, alcune forze di polizia le classificano come motociclette. Questa errata classificazione ha portato a una regolamentazione e un’applicazione inadeguate.
Gli incidenti tragici che coinvolgono le e-bike, come la recente collisione a Moray, in Scozia, in cui due ragazzi sono morti e un altro è rimasto gravemente ferito, evidenziano ulteriormente la necessità urgente di leggi e regolamenti più severi riguardanti questi mezzi di trasporto popolari ma in gran parte non regolamentati.
I parenti dei pedoni uccisi da ciclisti di e-bike stanno chiedendo al governo di intervenire. Affermano che la legislazione attuale non riesce a prevenire i pericoli causati da questi dispositivi, poiché i ciclisti di e-bike spesso li utilizzano in modo scorretto, causando danni a persone e proprietà.
Le modifiche alle e-bike consentono loro di raggiungere velocità molto superiori a quelle consentite. Mentre l’assistenza elettrica delle e-bike dovrebbe spegnersi a 15,5 miglia all’ora per continuare a considerarle biciclette, le modifiche possono aggirare questo limite. Di conseguenza, alcune e-bike possono raggiungere velocità fino a 45 miglia all’ora, mettendo a rischio la sicurezza dei ciclisti e di chi li circonda.
L’aumento dei sequestri da parte delle diverse forze di polizia nel paese evidenzia l’entità del problema. La sola polizia del Northumbria ha sequestrato 39 e-bike modificate o guidate illegalmente nel 2023, un aumento significativo rispetto alle 6 sequestrate l’anno precedente. La polizia di Nottinghamshire ha confiscato 37 e-bike nel 2023, rispetto alle 23 del 2022 e alle 16 del 2021.
In conclusione, le modifiche illecite e l’uso scorretto delle e-bike rappresentano una preoccupazione crescente per la sicurezza pubblica. La mancanza di una regolamentazione e un’applicazione coerenti ha permesso a questo problema di aggravarsi. È essenziale che le autorità adottino provvedimenti decisi per prevenire ulteriori danni e garantire un uso responsabile delle e-bike.
L’industria delle e-bike ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, con un aumento delle vendite poiché sempre più persone cercano alternative di trasporto. Secondo le previsioni di mercato, il mercato globale delle e-bike dovrebbe raggiungere i 46,04 miliardi di dollari entro il 2026, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 7,8% dal 2019 al 2026. Questo indica la crescente popolarità e la domanda di e-bike in tutto il mondo.
Tuttavia, l’aumento del numero di e-bike guidate illegalmente rappresenta una sfida per l’industria. Le modifiche illegali apportate a queste bici consentono di superare i limiti di velocità e costituiscono un pericolo sia per i ciclisti sia per i pedoni. Il problema è ulteriormente aggravato dalla mancanza di una raccolta specifica dei dati sui sequestri di e-bike da parte delle forze di polizia, indicando che il numero effettivo di e-bike guidate illegalmente potrebbe essere molto più alto di quanto riportato.
Uno dei principali problemi che contribuiscono a questo problema è la classificazione errata delle e-bike come motocicli da parte di alcune forze di polizia. Questa errata classificazione ha comportato una regolamentazione e un’applicazione inadeguate, poiché le e-bike vengono spesso trattate come veicoli motorizzati anziché come biciclette. Ciò crea confusione e una mancanza di regole coerenti riguardanti l’uso delle e-bike.
Il recente incidente tragico a Moray, in Scozia, in cui due ragazzi hanno perso la vita in un incidente con e-bike, sottolinea l’urgente necessità di leggi e regolamenti più rigidi riguardanti questi mezzi di trasporto popolari ma in gran parte non regolamentati. I parenti dei pedoni uccisi da ciclisti di e-bike stanno chiedendo azioni da parte del governo, affermando che la legislazione attuale non affronta adeguatamente i pericoli causati dall’uso scorretto delle e-bike.
Il problema delle modifiche alle e-bike è un motivo di grande preoccupazione. Mentre il limite legale di assistenza elettrica nelle e-bike è di 15,5 miglia all’ora, le e-bike modificate possono raggiungere velocità fino a 45 miglia all’ora. Ciò costituisce un grave rischio per la sicurezza dei ciclisti e di chi li circonda, poiché queste bici non sono progettate per viaggiare a così alte velocità.
Diverse forze di polizia in tutto il paese stanno intensificando i loro sforzi per affrontare il problema, come evidenziato dall’aumento dei sequestri di e-bike modificate o guidate illegalmente. Ad esempio, la polizia del Northumbria ha sequestrato 39 di queste bici nel 2023, un aumento significativo rispetto all’anno precedente. Anche la polizia di Nottinghamshire ha registrato un aumento dei sequestri, con 37 e-bike sequestrate nel 2023.
Per garantire la sicurezza pubblica e affrontare la crescente preoccupazione legata all’abuso delle e-bike, è fondamentale che le autorità adottino provvedimenti decisi. Ciò include l’attuazione di regolamenti più severi, il potenziamento degli sforzi di applicazione e la sensibilizzazione degli utenti di e-bike sull’uso responsabile di questi veicoli.
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